Fino a poco tempo fa, le leggi europee riguardanti la protezione dei dati erano principalmente focalizzate sul consenso della persona, limitazione delle finalità e trasparenza nei trattamenti, etc. mentre gli aspetti inerenti la sicurezza delle informazioni erano considerati, in linea generale, questioni squisitamente tecniche più che di conformità legale.
Questo quadro ora cambia profondamente con l'entrata in vigore il 25 maggio 2016 del nuovo Regolamento Privacy Europeo (GDPR), e con la prossima direttiva europea sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (NIS Directive). Tra le nuove e importanti prescrizioni in tema di sicurezza del GDPR spicca in modo particolare quella della violazione dei dati personali, che richiede alle aziende di tutti i settori di effettuare in tali casi la comunicazione al Garante privacy entro 72 ore e, in particolari condizioni, anche la comunicazione senza indebito ritardo a tutte le persone interessate dalla violazione a meno che i dati non siano stati resi inintellegibili (per esempio per mezzo di crittografia). Inoltre la direttiva NIS, una volta recepita nei Paesi Membri della UE, richiederà tra l'altro agli Operatori dei Servizi Essenziali (Energia, Trasporti, Sanità, etc.) e agli Operatori di Servizi Digitali (e-commerce, motori di ricerca on line, Cloud Computing) di comunicare alle autorità competenti nazionali i casi di incidenti di sicurezza.
L’Unione Europea vuole che la conformità alle nuove normative in materia di protezione dei dati diventi una questione prioritaria e ha così prescritto che queste regole siano soggette a pesanti multe (sono previste sanzioni fino a 20 milioni di euro, e per le imprese fino a 4% del fatturato mondiale, se superiore).
Partecipa al webinar organizzato da Symbolic e Gemalto che si terrà il prossimo 15 giugno alle ore 11:00 per conoscere il quadro normativo applicabile e le misure da predisporre per una corretta gestione dei casi di violazioni dati.
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